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La degustazione |
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Rosso scuro leggermente aranciato. |
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Naso puro, con sentori di tartufo nero e aromi nobili dalla legnosità discreta e ben integrata. |
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Al palato offre una grande purezza aromatica inquadrata da tannini maturi e setosi, di grande finezza. Avvolge interamente la bocca con la sua rotondità e pienezza. Il frutto maturo gli conferisce grande fascino. |
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Il consiglio del sommelier |
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Servire tra 16 e 18°. |
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Cosciotto d'agnello, carrè di vitello glassato al miele e salvia, chateaubriand, quaglia ripiena. |
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Entro il 2025 |
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La tenuta e il vino |
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Di proprietà della famiglia Garcin-Cathiard, dietro il fascino dello Château Haut-Bergey si nascondono una grande tecnicità e un elevato rigore. Dal 2018 il vigneto, esteso su 43 ettari, è gestito in agricoltura biologica e biodinamica, producendo vini di razza equilibrati e ben costruiti. Grazie ai suoi mezzi ambiziosi e rigorosi, oggi la tenuta si contende i primi posti con i cru classés di Pessac-Léognan. |
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Il Pessac-Léognan Château Haut-Bergey Rosso 2002 sembra ancora giovane malgrado i due decenni di evoluzione. Al naso è molto elegante, fine e molto puro, con profumi nobili, una presenza legnosità discreta e ben integrata e un sentore di tartufo molto piacevole. Al palato è setoso e maturo, conserva tutto il suo fascino e i tannini sono presenti malgrado la sua età. Si consiglia di degustarlo su un cosciotto d'agnello o una carrè di vitello glassato al miele e salvia. Il nostro Comitato gli ha assegnato un 96/100. |
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Vendemmia manuale. Vinificazione parcellare in piccole vasche termoregolate. Affinato da 16 a 18 mesi in botti di rovere francese, di cui il 50% nuove. |
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Ricompense |
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Tenuta citata nella Guide des Meilleurs Vins de France 2023 Tenuta valutata 3 stelle nella Guide Bettane et Desseauve 2023 Voto Valap 96/100 |
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