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La degustazione |
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Giallo dorato brillante. |
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Aromi agrumati e floreali. |
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Vino generoso, di grande finezza. In bocca è croccante ed elegante, con una bella persistenza sul finale. |
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Il consiglio del sommelier |
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Servire tra 10 e 12°. |
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Vol au vent, filetto di lucioperca, salmerino alpino, formaggi a pasta dura tipo Comté o formaggi a pasta molle come il Reblochon. |
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Entro il 2029. |
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La tenuta e il vino |
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Dal 2010 Chanterêves è gestito da un duo rinomato: Tomoko Kuriyama e Guillaume Bott. La prima ha fatto il suo debutto in Germania, a Reinghau, con grandi viticoltori del calibro di Peter Jakob Kühn e Georg Breuer. Il secondo è passato per il Domaine Simon Bize a Savigny-Les-Beaune e presso Etienne Sauzet a Puligny-Montrachet.
Dopo queste esperienze più che formative, la coppia ha riunito le proprie forze per forgiare vini a loro immagine. Vini precisi, delicati ed emozionanti.
Coltivazione biologica, grappoli interi per i rossi, assenza di filtrazione, vinificazione delicata, lieviti indigeni, solforosa al minimo, affinamento senza legno nuovo... Tutti i codici dell'eccellenza vengono implementati e la loro microproduzione non ha tardato nel trovare i suoi fan. |
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Il Bourgogne Hautes Côtes de Beaune Paris L'Hôpital Rosso 2022 proviene per metà da una parcella su granito. Al mago rivela tutta la freschezza e la delicatezza di un Pinot Noir vinificato in grappoli interi. Al palato è setoso, i tannini sono presenti ma fusi, con tocchi di frutta fresca che persistono elegantemente. |
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Vendemmia manuale. |
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Ricompense |
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Tenuta citata nella Guide des Meilleurs Vins de France 2024 |
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