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La degustazione |
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Oro chiaro cristallino. |
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Profilo netto e preciso, aromi freschi di frutti bianchi accompagnati da note minerali. |
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Sorso di grande fascino, con frutto maturo. La materia è ancora densa e concentrata, bilanciata da una persistenza finemente salina. |
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Il consiglio del sommelier |
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Servire tra 10 e 12°C in un calice ampio. |
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Pollo in salsa, pesce grigliato o in salsa, formaggi stagionati. |
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Entro il 2031, oltre per gli intenditori. |
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La tenuta e il vino |
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Presso il Domaine Michel Bouzereau et Fils, Jean-Baptiste Bouzereau coltiva uno stile molto personale, intriso di finezza e standard elevati, regalando le migliori letture dei suoi terroir grazie in parte ai metodi ispirati alla biodinamica.
Nell'intento di preservare la purezza del frutto, riesce ad esaltarne la finezza e la ricchezza attraverso vini di carattere, ma mai eccessivi. La parola d'ordine qui è delicatezza ed equilibrio: i processi di vinificazione e affinamento vengono adattati al carattere dell’annata. Insomma, difficilmente troveremo nei suoi vini le note grigliate di certi Meursault. |
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Il Meursault Les Grands Charrons Bianco 2023 nasce da 1,5 ha di vecchie viti su suolo argilloso-calcareo. Oggi si presenta denso, maturo e concentrato. È un vino che si beve piacevolmente in gioventù, conservando quell'immediatezza e seduzione tipiche dei pregiati terroir di Meursault. Valutato 93/100 dal Comitato Valap. |
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Vendemmia manuale. Affinamento per 12 mesi in fût (di cui il 20% nuovi), seguito da 2 a 4 mesi in vasche. Superficie di 1,5 ha, suolo argilloso-calcareo, viti piantate nel 1951, 1963, 1984 e 1992. |
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Ricompense |
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Tenuta valutata 3 stelle nella Guide des Meilleurs Vins de France 2025 (RVF) Voto Valap: 93/100 |
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