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La degustazione |
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Oro chiaro brillante. |
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Puro e luminoso, con aromi di frutta gialla e bianca e una bella scia minerale. |
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Nobile, concentrato e teso, su un frutto ben maturo. Offre un sorso denso e potente, con salinità intensa e una grande tensione. Un vino di ottima statura e lunga persistenza. |
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Il consiglio del sommelier |
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Servire tra 10 e 12°C in un calice ampio. |
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Pollo di Bresse, bouchée à la reine alla nantua, blanquette di vitello, formaggio Epoisses. |
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Entro il 2032 e oltre per gli intenditori. |
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La tenuta e il vino |
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Presso il Domaine Michel Bouzereau et Fils, Jean-Baptiste Bouzereau coltiva uno stile molto personale, intriso di finezza e standard elevati, regalando le migliori letture dei suoi terroir grazie in parte ai metodi ispirati alla biodinamica.
Nell'intento di preservare la purezza del frutto, riesce ad esaltarne la finezza e la ricchezza attraverso vini di carattere, ma mai eccessivi. La parola d'ordine qui è delicatezza ed equilibrio: i processi di vinificazione e affinamento vengono adattati al carattere dell’annata. Insomma, difficilmente troveremo nei suoi vini le note grigliate di certi Meursault. |
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Vendemmia manuale. Affinamento di 16-18 mesi in fût (25% nuovi). Superficie di 0,50 ha, suolo argilloso-calcareo con affioramenti rocciosi e terra rossa. Viti piantate nel 1958 e 1989. |
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Ricompense |
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Tenuta valutata 3 stelle nella Guide des Meilleurs Vins de France 2025 (RVF) Voto Valap: 94/100 |
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