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La degustazione |
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Rosso brillante intenso. |
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Elegante su uno stile ricco e fruttato, aromi di fragola e lampone si mescolano con un delicato accento legnoso. |
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Al palato è succoso e carnoso. Apprezziamo fin dalla giovane il suo succo fresco e delicato, con tannini rotondi e vellutati. |
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Il consiglio del sommelier |
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Servire tra 16 e 18°C. |
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Galletto allo spiedo, tournedos di filetto di maiale marinato all'olio di timo, anatra ripiena di castagne, spiedini di manzo e peperone rosso. |
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Da oggi fino al 2030 e oltre per gli intenditori |
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La tenuta e il vino |
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Direzione la Gigondas con Dominique Raspail-Ay, che dal 1982 lavora il Grenache in tutte le sue sfumature. Oggi è affiancato dai figli Anne-Sophie e Christophe e insieme forgiano vini di rara complessità e finezza, facendo salire la tenuta di livello in termini di qualità.
Il terroir di altitudine - 19 ha con viti di età media di 60 anni - conferisce al frutto una piacevole freschezza. Il lungo affinamento in grandi contenitori, prima in tini poi in vasche di cemento, levigano il frutto maturo e vigoroso, destinato a un lungo invecchiamento.
Con un solo vino di Gigondas prodotto per annata, e non uno qualsiasi, ma uno dei migliori della denominazione, le sue bottiglie sono esaurite ancor prima di essere messe sul mercato. |
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Il Gigondas Rosso 2020 si presenta ancora denso, con il suo frutto molto maturo e profumato, segnato da piacevoli sentori di lampone, fragola e note calde di gariga. Al palato impone la sua forza e la sua potenza con suo corpo denso, ma una cosa è certa: entro tre o quattro anno esprimerà tutto il suo potenziale in totale armonia. |
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Vendemmia manuale di viti di circa 55 anni. Raspatura al 100%. Lunga macerazione in vasche di cemento termoregolate. Affinamento tradizionale in vecchie botti di rovere da 35 a 130 hl. Filtrazione leggera all'imbottigliamento. |
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Ricompense |
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Tenuta citata nella Guide des Meilleurs Vins de France 2023 (RVF) |
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