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La degustazione |
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Rosso rubino profondo, con riflessi carminio. |
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Sorso maturo e profondo, con note floreali e di lampone accompagnate da una legnosità ben dosata. |
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Raffinato e carnoso, sostenuto da una materia fresca, con tannini ben levigati. Una delle più belle realizzazioni della tenuta tra i village. Promette una splendida evoluzione l nel tempo. |
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Il consiglio del sommelier |
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Servire tra i 14 e 16°C. |
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Filetto di manzo, quaglia all’uva, faraona ruspante arrosto, formaggi stagionati. |
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Entro il 2032, oltre per gli intenditori. |
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La tenuta e il vino |
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Gevrey-Chambertin, una delle denominazioni più prestigiose della Côte-de-Nuits, regala vini di rara concentrazione e impeccabile finezza. Thierry Mortet, fratello del talentuoso Denis Mortet, traduce questo connubio di purezza ed equilibrio in ogni sua cuvée.
Sul suo eccezionale patrimonio viticolo, coltivato in biologico, Mortet produce ogni anno piccoli capolavori di precisione: vini puri, equilibrati e raffinati. |
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Il Gevrey-Chambertin Rosso 2023 trova l’equilibrio perfetto tra densità e finezza, dispiegando una materia profonda, di maturità impeccabile e con una legnosità perfettamente integrata. La materia, raffinata e carnosa, presenta tannini avvolgenti, in un insieme fresco che ha tutto per invecchiare a meraviglia. Una delle migliori espressioni della tenuta sui village. Valutato 94/100 dal comitato Valap. |
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Vendemmia manuale. Diraspatura totale. Macerazione per 17 giorni. Affinamento per 16 mesi, di cui 5 in vasche e 11 in fût di rovere, di cui il 30% nuovi. Vigne di 20-70 anni su 3 ha e 18 are, terreno argilloso-calcareo. Vino certificato biologico. |
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Ricompense |
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Valap: 94/100 |
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