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Il consiglio del sommelier |
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Servire tra i 10 e 12°C in un calice ampio. |
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Carne avicola con salsa ai funghi, blanquette di vitello, aragosta con burro all’estragone, capesante in casseruola al curry, pesci nobili. |
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Entro il 2032. |
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La tenuta e il vino |
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Il Domaine François Mikulski fa parte delle realtà più straordinarie di Meursault eppure il suo nome è poco conosciuto al grande pubblico. Le sue bottiglie circolano essenzialmente tra gli intenditori e i critici lo collocano volentieri in cima alle classifiche della Borgogna, apprezzando in particolar modo la loro restituzione fedele dei terroir di provenienza.
In trent’anni François Mikulski ha realizzato un bellissimo percorso, oggi perpetuato dal genero Thomas Boccon. La coltivazione biologica, l’apporto giusto di legno e la giusta maturità delle uve permettono la nascita di vini precisi, freschi e puri, contrassegnati da quell'eleganza semplice di chi non vuole strafare. La parola d’ordine qui è equilibrio!
Purtroppo la tenuta produce in piccole quantità e gli intenditori prendono d’assalto le bottiglie non appena vengono rilasciate… le occasioni per ottenerle diventano sempre più rare. |
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Il Meursault 1er Cru Les Charmes Vieilles Vignes de 1913 Bianco 2020 è un vino raro, nato da 18 are piantati oltre un secolo fa dal nonno. Affinato senza legno nuovo, si avvicina alla consistenza di un Grand Cru, offrendo una materia ampia, soprattutto in questa annata eccezionale. Nonostante la sua struttura e complessità, la freschezza non manca. Il naso ricorda la pera candita, la mela cotogna, la pesca gialla, l’ananas e il bergamotto. Il sorso è straordinariamente setoso e sensuale, riprendendo questi aromi con un ventaglio di spezie, seguito da un finale grandioso. Una bottiglia che richiede tempo e pazienza. Specialmente nel formato Magnum, dove la capacità di invecchiamento e la convivialità raggiungono il loro apice. |
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Superficie di 0,66 ha. Sottosuolo composto da uno strato di scaglie. Età media delle viti: 50 anni. Affinamento con bassa percentuale di fût nuovi (20%) e il resto in fût di uno, due e tre vini, per preservare l’espressione del terroir. Viti coltivate secondo i principi dell’agricoltura biologica non certificata. |
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