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La degustazione |
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Rosso rubino brillante. |
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Aromi di ciliegia con un delicato tocco floreale. |
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Sorso armonioso, con tannini setosi, trama morbida ed elegante e un finale persistente e raffinato. |
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Il consiglio del sommelier |
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Servire tra i 14 e i 16°C. |
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Costata di manzo con midollo, spalla d’agnello in crosta di erbe, chili con carne, tian di melanzane, formaggi. |
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Entro il 2033. |
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La tenuta e il vino |
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Discreti, prestigiosi, introvabili - se non su qualche tavola stellata -, elogiati dalla critica e il miglior sommelier del mondo Olivier Poussier: ovviamente non potevamo non proporti questi vini straordinari.
Siamo presso il Domaine la Barroche, dove Julien e Laetitia Barrot coltivano vigne centenarie nei migliori settori della denominazione, dando vita a vini rari, disponibili solo su allocazione e riservati a una clientela d'élite.
Le basse rese, l'affinamento originale in vasche di cemento e il carattere iniziatico ne fanno un'etichetta molto ambita da intenditori e collezionisti. |
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Lo Châteauneuf-du-Pape Julien Barrot Rosso 2023 presenta una struttura magnifica, infusa e armoniosa, arricchita da note floreali, frutti rossi e ciliegia. Un bellissimo Grenache succoso, che dispiega un succo pieno di finezza e voluttà, notevole nella sua profondità. La legnosità è perfettamente integrata e il frutto rimane luminoso. Un illustre ambasciatore di Châteauneuf, con la firma stilistica del grande enologo Julien Barrot. Eletto 93+/100 dai sommelier Valap. |
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Vendemmia manuale. Vinificazione in tulipe. Estrazione delicata. Affinamento in vecchi foudre, demi-muid e tulipe di calcestruzzo per 19 mesi. |
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Ricompense |
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Tenuta valutata 1 stella nella Guide des Meilleurs Vins de France 2025 (RVF) Voto Valap: 93+/100 |
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