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La degustazione |
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Oro chiaro brillante. |
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Paletta aromatica fresca e pura, attorno a delicate note di glicine. |
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Il Sauvignon di ottima concentrazione offre un sorso preciso, slanciato, con una bella impronta del terroir e un finale salino. L’insieme è raffinato e scorrevole, con una piacevole freschezza amplificata dall'assenza di affinamento in legno. |
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Il consiglio del sommelier |
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Servire tra i 10 e 12°C. |
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Ideale per aperitivo, frutti di mare, pesce crudo, gamberi scottati in padella e formaggi di capra come il crottin de Chavignol. |
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Entro il 2030, oltre per gli intenditori. |
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La tenuta e il vino |
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Il Domaine Serge Laloue è una cantina ancora poco conosciuta di Sancerre, rivelata dal nostro Comitato di Degustazione.
Franck e Christine Laloue sfruttano il vigneto familiare, situato su un terroir argilloso-calcareo, per cesellare bianchi croccanti e fruttati e rossi frizzanti e raffinati. Espressioni autentiche e cristalline delle loro denominazioni. |
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Il Sancerre Bianco 2024 rivela un Sauvignon puro, fresco e minerale, attorno a note delicate di glicine. La struttura, densa e concentrata, rende il sorso slanciato e preciso. Il finale è salino. L’assenza di affinamento in legno ne esalta freschezza, finezza e bevibilità, offrendo una lettura autentica del suo terroir. Da gustare entro cinque anni e oltre. Valutato 92-93/100 dal Comitato Valap. |
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Vendemmia meccanica. Affinamento sulle fecce in vasche di acciaio inox con controllo della temperatura. |
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Ricompense |
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Voto Valap: 92-93/100. |
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