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La degustazione |
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Rosso intenso e brillante. |
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Naso poco estratto che profuma di fragole con lo zucchero. |
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Al palato si distingue per tannini delicati e abbondanti, con una materia scorrevole e ariosa che scivola senza appesantire. |
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Il consiglio del sommelier |
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Servire tra i 14 e 16°C. |
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Costata di manzo con rosmarino, spalla d’agnello, coda di bue in umido al vino rosso, spezzatino di capriolo con salsa Grand Veneur, selvaggina di stagione. |
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Entro il 2033. |
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La tenuta e il vino |
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Il Clos du Mont-Olivet fa parte delle tenute più invidiate del Rodano meridionale. Dal 1932 l’azienda è gestita dalla famiglia Sabon, che si prende cura di questi vigneti situati a Châteauneuf-du-Pape, sfruttando appieno tutto il potenziale di questi terreni dalla varietà geologica unica. I terreni argillosi, quarzosi e ciottolosi producono infatti vini destinati all'invecchiamento, di finezza e morbidezza notevoli, con una capacità di evoluzione fantastica. |
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Lo Châteauneuf-du-Pape Rosso 2023 seduce fin dall’apertura con i suoi aromi delicati di fragole allo zucchero e peonia, in uno stile poco estratto e sottile, dominato dall’eleganza del Grenache. Al palato dominano finezza ed eleganza, con tannini fini e perfettamente integrati. Il risultato è un vino fresco, scorrevole e nel complesso piacevole, già a pochi mesi dalla messa in bottiglia (febbraio 2025). Nonostante la sua accessibilità immediata, si presta a un lungo affinamento in cantina di 10 o 15 anni. Un valore sicuro, valutato 95/100 dal Comitato Valap. |
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Vendemmia manuale. Vinificazione per la totalità delle uve in vasche di cemento. Affinamento per il 27% in vasche, 70% in foudre e 3% in barrique e demi-muid. Imbottigliato a febbraio 2025. |
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Ricompense |
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Voto Valap: 95/100 Tenuta valutata 3 stelle nella Guide des Meilleurs Vins de France 2025 (RVF) |
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