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Il consiglio del sommelier |
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Servire tra i 14 e 16°C in un calice ampio. |
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Costata di manzo in crosta di erbe, spalla d’agnello da latte al fieno o al rosmarino, petto d'anatra con fichi freschi arrosto, faraona ruspante al forno, formaggio Saint-Nectaire. |
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Entro il 2043, oltre per gli intenditori. |
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La tenuta e il vino |
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Le Roc d’Anglade è una delle etichette più apprezzate del Languedoc, ricercata dagli intenditori per lo stile sempre elegante, teso e ampio delle sue cuvée. A prendersi cura di questo meraviglioso terroir calcareo secolare esposto a nord, oggi troviamo Rémy e Martine Pédréno, i cui vini fungono da modello e ispirazione per l’intera regione.
Roc d’Anglade è tanto rara quanto ricercata. Con soli 11 ettari e una reputazione internazionale, non serve nemmeno dirlo: questi vini vanno a ruba! |
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Anche in questa annata l’IGP Gard Rosso 2023 riesce volta a valorizzare il Carignan attraverso il suo abito chiaro e il frutto a giusta maturità. È un rosso delicato, con tannini setosi e carezzevoli, già perfettamente integrati. La sapidità e la lunghezza finale sono impeccabili. Un vino splendido, affinato in foudre e demi-muid, energico e succoso, con una nota vegetale che apporta ulteriore freschezza. Si conserverà facilmente per dieci anni e oltre. Nel formato Magnum, il potenziale di invecchiamento è amplificato. |
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Vendemmia manuale. Vinificazione a grappolo intero con lieviti indigeni, in contenitori aperti per circa 15 giorni, senza estrazione. Affinamento per 18 mesi, di cui 12 sulle fecce fini: 1/3 in demi-muid, 1/3 in muid e 1/3 in foudre. Leggera filtrazione.
Vino certificato biologico. |
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Ricompense |
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Tenuta valutata 2 stelle nella Guide des Meilleurs Vins de France 2025 |
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