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Il consiglio del sommelier |
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Servire tra i 14 e 16°C. |
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Carne avicola arrosto, piccione al pepe e riduzione semplice, manzo in tutte le sue forme, preferibilmente brasato, arrosto o alla griglia. |
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Entro il 2035 |
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La tenuta e il vino |
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Sylvain Pataille ha saputo guadagnarsi un posto d’onore tra i grandi nomi della Borgogna. Un successo più che meritato per questo difensore dei terroir di Marsannay e Chenôve e in particolare del poco noto Clos du Chapitre. Intransigente, adotta le pratiche più rigorose in agricoltura biologica, come l’aratura con cavallo, mentre in cantina predilige pressature particolarmente delicate, vinificazione con alta percentuale di grappoli interi e affinamenti lunghi – anche oltre i due anni – quasi senza solfiti, con un terzo di fût nuovo.
I suoi vini esprimono personalità sincere, vivaci e profondamente espressive, tra cui spiccano i meravigliosi Aligoté e i superbi Marsannay, pressoché senza eguali nella regione. |
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Il Marsannay Clos du Roy Rosso 2023 conquista con la sua generosa espressione floreale, le note di frutti rossi freschi e le sfumature di spezie dolci. È un Pinot ricco, brillante e puro, animato da una grande vitalità e da un frutto incantevole che lo rende estremamente piacevole da bere. Unisce eleganza floreale e profondità terrosa, con tannini carnosi che ne esaltano la struttura. Un vino capace di mettere tutti d’accordo, con un ottimo potenziale di evoluzione nel tempo. |
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Vendemmia manuale da vigne trentennali, coltivate su suoli argilloso-calcarei. Vinificazione con lieviti indigeni e fermentazione di 22 giorni. Affinamento da 15 a 18 mesi in fût di rovere. |
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Ricompense |
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Tenuta valutata 1 stella nella Guide des Meilleurs Vins de France 2025 (RVF) |
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