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La degustazione |
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Giallo paglierino brillante. |
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Naso vivace e fresco con accenti di foglia di menta e fiori di campo. |
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Sorso leggero e aromatico, sostenuto da una piacevole freschezza e da una delicata espressione floreale. |
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Il consiglio del sommelier |
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Servire tra i 10 e 12°C. |
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Crostacei, tartare di orata agli agrumi, carne avicola con verdurine, animelle ai finferli. |
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Entro il 2030. |
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La tenuta e il vino |
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Nel cuore degli Appennini siciliani, Castellucci Miano gode di vigne ad alta quota situate fino a 1000 metri sopra il mare. Da questi suoli poveri – sabbie, argille e limi ricchi di minerali – e da questa altitudine, Piero Buffa trae la freschezza necessaria per creare veri e propri vini di montagna, coltivati secondo i principi dell’agricoltura biologica.
Questo vigneto, il più alto della Sicilia dopo quello dell’Etna, è senza dubbio uno dei più impervi per la coltivazione della vite. Ma è anche il terreno ideale per il nero d’avola, che qui si esprime con una finezza squisita. |
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Il Valledomo Contea di Sclafani Miano Catarratto Bianco 2024 si apre su un naso fresco, tra sentori mentolati e fiori di campo. Il sorso è molto tattile, vivacizzato da una leggera presenza carbonica che viene a comprensare l'assenza di zolfo senza intaccare la qualità complessiva del vino. Un bianco giocato su freschezza e leggerezza, che unisce finezza, salinità e delicate note marine. Ideale per l’aperitivo, perfetto con i frutti di mare. Valutato 92/100 dal Comitato Valap. |
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Vendemmia manuale. Breve macerazione pellicolare, pressatura e fermentazione in tini d’acciaio inox. Affinamento per 3 mesi in tini d’acciaio inox. |
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Ricompense |
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Voto Valap 92/100 |
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