Domaine Didier Dagueneau - Vin de France - XXI - Bianco - 2021

Vino:

A seguito della terribile gelata che ha devastato diverse zone del vigneto, Louis-Benjamin Dagueneau ha deciso di riunire il raccolto del 2021 e creare un vino unico. Nasce così il Vin de France XXI Bianco 2021, un vino sorprendente in termini di equilibrio, fresco e con note vegetali nobili che diventano sempre più rare. L’aspetto grasso lo rende particolarmente gustoso, con una trama delicatamente tannica ed esaltata da una bellissima amarezza finale. È un bianco che richiede pazienza. Ci vorranno dai cinque ai sei anni affinché si ammorbidisca e ha tutte le carte in regola per continuare ad evolvere per almeno una quindicina d’anni. Valutato 94/100 dalla Guide des Meilleurs Vins de France.

Vinificazione:

Vendemmia manuale. Affinamento per 12 mesi in legno.

Il 2021 è stata la prima e unica annata a causa di una terribile gelata che ha devastato diverse zone del vigneto.

Occhio:

Oro chiaro brillante.

Naso:

Note vegetali nobili con accenni di genziana.

Bocca:

Vino di una purezza ed equilibrio squisiti. La grassezza, la grana fine e la legnosità nobile lo rendono irresistibile.

Temperatura:

Servire tra 10 e 12°. Decantazione consigliata al momento del servizio.

Abbinamento cibo e vino:

Astice al dragoncello, tempura di scampi, tranci di rombo al forno, animelle di vitello al curry, formaggi caprini come il famoso Crottin de Chavignol.

Maturazione:

Entro il 2028 e fino al 2038 per gli intenditori.

“Les Jardins de Babylone” è l’icona del Jurançon. Sì tratta di una tenuta di soli 3,2 ettari fondata da Didier Dagueneau 20 anni fa, situata lungo le pendici dell'Aubertin e rinomata per la particolare vivacità dei suoi vini. Louis-Benjamin Dagueneau dà il massimo per portare la piccola produzione ai massimi livelli.

Questi vini freschi e fruttati, segnati da una meravigliosa acidità e una persistenza vertiginosa, sono semplicemente unici, poco alcolici, di grande finezza e di una precisione aromatica eccezionale, frutto di una raccolta manuale seguita da cernite e fermentazioni in legno nuovo in contenitori diversi, fût di 320 litri (sigari) e 600 litri (tonnes).

Louis-Benjamin Dagueneau realizza un lavoro esemplare perpetuando lo spirito di eccellenza e di alta qualità artigianale caro al padre. Una success story di cui parliamo nella nostra rivista Racines.

Riservati ai grandi ristoranti, questi vini sono praticamente inaccessibili al grande pubblico. Solo pochi fortunati possono accedervi.