Rodano
Clos du Mont Olivet - Châteauneuf-du-Pape - Bianco - 2024
Caratteristiche
Paese/Regione: Rodano
Annata: 2024
Denominazione: AOP Châteauneuf-du-Pape
Vitigno: 40% Clairette, 30% Roussanne, 14% Bourboulenc, 10% Grenache Blanc, 2% Clairette rose, 2% Picardan, 1% Picpoul & 1% Grenache Gris
Alcool: 14 % vol.
Colore: Bianco
Capacità: 75 cl
Ricompense
Tenuta valutata 3 stelle nella Guide des Meilleurs Vins de France 2025 (RVF)
Voto Valap: 94/100
Vino:
Lo Châteauneuf-du-Pape Bianco 2024 affascina con il suo abito giallo paglierino luminoso. All'apertura esprime un bouquet floreale e puro, richiamando aromi infusi, accompagnati da una delicata nota solare e accenti di scisto che apportano una raffinata dimensione minerale. Il palato regala un'espressione minerale notevole: fresco, setoso e maturo, delinea il profilo tipico dei grandi bianchi di Châteauneuf-du-Pape. L’insieme affascina per equilibrio e finezza, promettendo una bellissima esperienza sensorial già da ora, ma lasciando intravedere anche un ottimo potenziale di evoluzione in cantina. Un bianco elegante e slanciato, un valore sicuro per gli appassionati di precisione e raffinatezza. Valutato 94/100 dal Comitato Valap.Vinificazione:
Vendemmia manuale. Pressatura e sfecciatura. Vinificazione per il 73% in vasche inox, il 20% in fût e il 7% in anfore di gres.Occhio:
Giallo paglierino brillante.Naso:
Naso floreale, delicato e raffinato, con accenti di infusione esaltati da una nota solare e un’impronta minerale di scisto.Bocca:
Sorso saporito, con equilibrio ideale tra freschezza e maturità. Nel complesso è elegante, sorretto da un legno discreto e ben integrato.
Temperatura:
Servire tra i 10 e 12°C.Abbinamento cibo e vino:
Terrina di coniglio, carne avicola alla salvia, sardine alla griglia, vellutata di asparagi.Maturazione:
Entro il 2029Il Clos du Mont-Olivet fa parte delle tenute più invidiate del Rodano meridionale. Dal 1932 l’azienda è gestita dalla famiglia Sabon, che si prende cura di questi vigneti situati a Châteauneuf-du-Pape, sfruttando appieno tutto il potenziale di questi terreni dalla varietà geologica unica. I terreni argillosi, quarzosi e ciottolosi producono infatti vini destinati all'invecchiamento, di finezza e morbidezza notevoli, con una capacità di evoluzione fantastica.