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Estero

Tenuta Tignanello - IGT Toscana - Solaia - Rosso - 2022

Caratteristiche

Paese/Regione: Italia

Annata: 2022

Denominazione: IGT Toscana

Vitigno: 80% Cabernet Sauvignon, 10% Sangiovese & 10% Cabernet Franc

Alcool: 14 % vol.

Colore: Rosso

Capacità: 75 cl

Ricompense

James Suckling: 98/100
Decanter: 98/100
The Drinks Business: 98/10

Vino:

L’IGT Toscana Solaia Rosso 2022 è uno dei vini più prestigiosi di Antinori, uno dei migliori vini italiani e ambisce al titolo di miglior vino al mondo. La sua elaborazione segue standard di eccellenza degni dei più prestigiosi Grand Cru Classé. Ogni dettaglio è accuratamente studiato, dalla raccolta all’affinamento in barrique nuove di rovere francese. L’energia impiegata dà i suoi risultati: complessità aromatica straordinaria tra frutti neri, note floreali, spezie e tabacco; struttura piena e generosa, sorretta in questa annata dal 77% di Cabernet Sauvignon. La quintessenza della Toscana, ma con un’originalità inimitabile, capace di affascinare sia i neofiti che gli intenditori.

Vinificazione:

Vendemmia manuale. Uve accuratamente diraspate e selezionate. Affinamento in barrique di rovere francese per 18 mesi presso le cantine sotterranee - del XVI secolo - della tenuta.

Occhio:

Rosso rubino intenso con riflessi violacei.

Naso:

Naso generoso, dominato da frutti neri. Ribes nero, mirto, prugna e fichi si intrecciano a delicate note floreali di violetta.

Bocca:

Palato cremoso e ricco, sostenuto da una freschezza vibrante. I tannini setosi ed avvolgenti sorreggono il finale intenso, di notevole profondità.

Temperatura:

Servire tra 14 e 16°C.

Abbinamento cibo e vino:

Porchetta all’italiana, vitello tonnato, petto d’anatra rosato con finferli, risotto cremoso al tartufo nero.

Maturazione:

Entro il 2040.

Solaia è il gioiello della famiglia Antinori e una delle carte vincenti della viticoltura mondiale. Questo cru di soli 10 ettari, situato a 400 metri di altitudine nel cuore del Chianti Classico, poggia su un suolo calcareo unico nel suo genere.

La prima annata, prodotta nel 1978, ha aperto la strada ai “supertuscans”, insieme ad altre icone del vingeto italiano come Sassicaia e Ornellaia: vini affrancati dalle denominazioni tradizionali, ispirati ai tagli bordolesi e capaci di competere per complessità aromatica, struttura e profondità con i più prestigiosi vini francesi.