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Provenza

Domaine Hauvette - IGP Alpilles - Dolia - Bianco - 2018

Caratteristiche

Paese/Regione: Provenza

Annata: 2018

Denominazione: IGP Alpilles

Vitigno: 40% Marsanne, 30% Roussanne et 30% Clairette

Alcool: 12,5 % vol.

Colore: Bianco

Capacità: 75 cl

Ricompense

Tenuta valutata 3 stelle nel Guide des Meilleurs Vins de France 2025 (RVF)
Tenuta valutata 5 stelle nel Guide Bettane + Desseauve 2025
Guide Des Meilleurs Vins de France 2025: 94/100

— Indisponibile —

Vino:

L’IGP Alpilles Dolia Bianco 2018 è un blend di Marsanne, Roussanne e Clairette delicatamente pressate a grappolo intero. Con la sua ricchezza, tensione e profondità, si distingue nel panorama provenzale, spesso dominato da vini acerbi e aciduli. Le splendide note di anice scivolano lungo una materia raffinata, segnata da amari nobili, accenti di miele e frutta esotica. L’insieme è ancora teso a causa dell’affinamento in ceramica. In questa annata fresca, richiede tempo per esprimersi pienamente. Un bianco superbo, valutato 94/100 dalla Guide des Meilleurs Vins de France.

Vinificazione:

Vendemmia manuale, pressatura diretta dei grappoli interi, fermentazione in vasche ovoidali, affinamento su fecce fini di 12 mesi in vasche di cemento ovoidali. Vino non filtrato.
Vino biologico certificato.

Occhio:

Giallo dorato intenso e brillante.

Naso:

Aromi di frutta a polpa gialla, esaltati da una punta di anice.

Bocca:

Apprezziamo la sua elegante amarezza, i sapori fruttati e la trama rinfrescante.

Temperatura:

Servire tra 10 e 12°.

Abbinamento cibo e vino:

Carni bianche con salse cremose, vitello o maiale brasato con santoreggia, aragosta con burro all’estragone.

Maturazione:

Entro il 2030.

Dominique Hauvette fa parte dei rari vigneron che hanno saputo forgiarsi uno stile unico e inconfondibile. 

La sua sensibilità si riflette nei suoi vini di ottima fattura, vibranti ed eleganti, profondamente innovativi e ricchi di carattere, frutto di una costante ricerca di energia, freschezza ed equilibrio. 

Convertitasi alla biodinamica già nel 2003, oggi la tenuta è considerata un punto di riferimento nella Provenza. Le basse rese, la vinificazione senza artifici e senza zolfo e gli affinamenti meticolosi in vasche, botti (fût e foudre) e uova di cemento, contribuiscono al desiderio di creare vini di rara espressività, fedeli letture dei prestigiosi terroir provenzali.

Dominique Hauvette, eletta enologa dell’anno 2020, è considerata una delle figure più importanti della regione.